RAI Radio 3, Radio 3 Suite, Intervista/presentazione del disco ‘Corde e martelletti’ con Alessandro Solbiati e Ilaria Baldaccini. A cura di Stefano Valanzuolo
La Repubblica, recensione del disco ‘Corde e martelletti’ di Gregorio Moppi
In un doppio cd, etichetta Ema Vinci, la toscana Ilaria Baldaccini ne propone la prima registrazione: emozionante grazie all’estrema cura con cui cesella ogni miniatura.
8 GIUGNO 2024
Il giornale della musica, recensione del concerto del 5 giugno 2024 presso il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino per la stagione GAMO 2024, di Stefano Bozolo
…Sofferte onde serene… per pianoforte e nastro magnetico (1976) ancora di qualche anno prima, caro a Nono per la dedica a Marilisa e Maurizio Pollini. [ ] Il lavoro sulla simbiosi piano-nastro magnetico è notevole, restituito con intensa precisione da Ilaria Baldaccini.
corrierebit.com – periodico d’informazione, recensione del recital pianistico del 2 aprile 2024 presso il Museo del Novecento per NoMus e la Società del Quartetto di Milano a cura di Cesare Guzzardella
Un pomeriggio musicale particolarmente interessante quello visto e ascoltato al Museo del Novecento per l’organizzazione di NoMus e del “Quartetto” di Milano. Decisamente brava Ilaria Baldaccini nell’aver estrapolato sessanta dei cento brani, in un ordine da lei deciso, per ottenere una sorta di performance musicale- gestuale ben articolata, con frangenti di eccellenti valenze espressive, alternati ad altri dove la gestualità o l’effetto timbrico hanno una maggiore prevalenza.
Classic Voice n. 296, recensione del cd Corde e martelletti valutato cd cinque stelle di Paolo Petazzi
‘La splendida qualità dell’interpretazione conferma in modo eloquente le osservazioni sul carattere non rinunciatario dello scopo didattico: Ilaria Baldaccini, che è solita cimentarsi con musiche assai più ardue, mantiene la stessa cura e lo stesso spirito di ricerca ed esalta in modo esemplare le qualità di concentrazione, varietà e invenzione dei cento piccoli pezzi.
Percorsi musicali, recensione del cd Corde e martelletti e intervista a Ilaria Baldaccini a cura di Ettore Garzia
Mancava l’incisione discografica e più in generale l’interesse di un pianista in grado di sublimare l’aspetto didattico e lavorare sui 100 pezzi con un’inclinazione interpretativa portata ai massimi livelli: la carenza è stata colmata da Ilaria Baldaccini, che si è preoccupata di dare anima e profondità alle azioni prescritte da Solbiati. Tutto ha un senso e una direzione in Corde e Martelletti, luogo in cui Ilaria Baldaccini ha alzato il livello delle prospettive rendendo difficile ulteriori, possibili miglioramenti degli elementi che lo costituiscono. Se non è uno standard, poco ci manca.
11 OTTOBRE 2023
Rete Toscana Classica, Cronache Musicali a cura di Luca Berni
Intervista/ Presentazione del disco ‘Corde e martelletti’
16 DICEMBRE 2022
Il manifesto , recensione del concerto del 12 dicembre 2022 presso Nuova Consonanza – Roma, di Mario Gamba
‘Un programma inventato all’ultimo momento. Doveva essere diverso, in tandem con una vocalista. Si ammala, la vocalista, il giorno prima. Ma la pianista Ilaria Baldaccini deve avere non si sa come un repertorio segreto, non pronto ma sempre da far rivivere, da scoprire.
Repertorio? Ma che brutta parola! Sono musiche d’oggi, sono musiche della contemporaneità. Tra le più originali e tra le più comunicative. Così il Festival di Nuova Consonanza 2022 mette in bilancio l’evento più prezioso. Di evento si tratta, la parola non la buttiamo lì per abitudine.
È NATA una stella? Baldaccini è già nata da tempo come maga della tastiera eppure questa sua performance è la più rivelatrice. Adesso nessuno può più ignorare quanto brilla questa stella’
22 GENNAIO 2022
Il manifesto, Alias, recensione del disco ‘Notturni’, di Mario Gamba
‘Non più un autore ma un’idea, musicale e non. Notturni (Ema Vinci) è un album in cui la pianista Ilaria Baldaccini esplora le possibilità tra i contemporanei di trovare vita e significato in una forma musicale esaltata dal romanticismo. Una sottilissima interpretazione di Prima Stanza di Osvaldo Coluccino è la perla della raccolta’
19 NOVEMBRE 2021
Radio Svizzera Italiana, ‘La Recensione’, presentazione del disco ‘Notturni’. In studio Anna Menichetti
13 OTTOBRE 2021
Rete Toscana Classica, Cronache Musicali a cura di Luca Berni
Intervista/ Presentazione del disco ‘Notturni’
4 SETTEMBRE 2021
RAI Radio 3, Radio 3 Suite, Intervista/presentazione del disco ‘Notturni’. A cura di Stefano Valanzuolo
19 APRILE 2021
RadiosArt, Clocks and Clouds
Puntata 151, Intervista a Ilaria Baldaccini, a cura di Stefano Taglietti
16 LUGLIO 2020
Ema Vinci, presentazione in diretta streaming del progetto di Ilaria Baldaccini sui compositori toscani della seconda metà del ‘900.
Intervengono:
Ilaria Baldaccini, pianista
Renzo Cresti, musicologo
Flora Gagliardi, artista e manager culturale
Mario Gamba, critico musicale
Eleonora Negri, musicologa
Fabrizio Ottaviucci, pianista
Giuseppe Scali, discografico
Angelo Foletto sul concerto del 16 febbraio presso Radio Popolare, Auditorium Demetrio Stratos – Milano. Acuti, blog
‘Non foss’altro che per mettere in memoria musica e nome di Piero Luigi Zangelmi, adepto ‘eterno’ (lui, torinese di nascita, allievo milanese di Ghedini e Bettineli) della «Schola Musicale Fiorentina» (copyright Paolo Somigli) del Dopoguerra tramite la frequentazione più o meno ufficiale, di certo non dogmatica, nella classe di pianoforte complementare di Luigi Dallapiccola, valeva il programma rapsodico stilato e suonato da Ilaria Baldaccini per Città Sonora (https://www.cittasonora.org/) a Radio Popolare.’
15 FEBBRAIO 2020
Il manifesto, Alias, recensione del concerto del 6 febbraio presso la Fondazione Isabella Scelsi – Roma, di Mario Gamba
‘Da un gruppo di compositori toscani novecenteschi che rivelano una sorprendente attualità (v.«Alias» del 15 giugno 2019) alla attualità di Giacinto Scelsi e di certi francesi del primo Novecento. Il progetto musicologico della pianista Ilaria Baldaccini si allarga. Una sfida non da poco. Perché è vero che Gaetano Giani Luporini, Giuseppe Bonamici e Pier Luigi Zangelmi, i toscani in questione, sono stati rimossi dalle cronache musicali interessate alle vicende delle avanguardie e neoavanguardie per via di un’apparente «moderazione» del loro idioma sonoro che invece suona oggi avanzato. Ma è anche vero che metterli in stretta relazione con un autore «estremo» come Scelsi, almeno lo Scelsi delle opere tarde, il più riconosciuto, è un atto di audacia notevole. Forse un azzardo. E ancora di più aggiungere al filo rosso che collegherebbe i primi due poli musicali un altro polo che sarebbe quello di autori come Satie e Debussy. Ma Baldaccini non trema. Non si tira indietro.’
Rete Toscana Classica, Cronache Musicali a cura di Luca Berni
Intervista/ Presentazione del disco ‘Intorno a Firenze nel secondo ‘900’
14 GIUGNO 2019
Il manifesto, Alias, recensione del disco ‘Intorno a Firenze nel secondo ‘900’, di Mario Gamba
‘Chi l’avrebbe detto che in Toscana si sarebbe formato un movimento musicale di grande rilievo nella modernità e contemporaneità? Non tanti, a parte uno studioso e specialista come Renzo Cresti. E a parte una pianista che proprio a questo movimento ha dedicato il primo di una serie di cd in cui interpreta con rara squisitezza alcune composizioni degli autori che resero possibile quella ondata di suoni specialissimi. La pianista è Ilaria Baldaccini e ha avviato un’operazione culturale da esaltare.’
12 MARZO 2019
RAI Radio 3, Sei gradi. A cura di Luca Damiani
9 FEBBRAIO 2019
RAI Radio 3, Radio 3 Suite, Intervista/presentazione del disco ‘Intorno a Firenze nel secondo ‘900’. A cura di Fabio Cifariello Ciardi
4 DICEMBRE 2018
Il manifesto, recensione Festival Musica Contemporanea Italiana, di Mario Gamba
‘Come mai un originalissimo compositore come Giuseppe Bonamici, vissuto tra il 1936 e il 1978, non gode di considerazione adeguata? Si dovrebbe farne un culto. I suoi Tre Movimenti sono stati interpretati, anzi amati, dalla straordinaria pianista Baldaccini. Che ha una sonorità lucida, mai retorica, e una corporeità forte nel dar luce al puntillismo di Bonamici. Autore consapevole del messaggio weberiano ma proiettato in regioni sonore di discorsività distesa.’
29 NOVEMBRE 2018
Il giornale della musica, recensione Festival Musica Contemporanea Italiana, di Paolo Carradori
‘Un’interprete di notevole sensibilità, capacità esecutiva, suono asciutto e gesto che ha esaltato partiture complesse e grammaticalmente avanzate.
‘Quando il vento racconta sulle antiche pietre’ (1976) e ‘Tre movimenti’ (1968/76) di Bonamici sono lavori fascinosi. Il primo evoca nebbie meditative con impercettibili slittamenti, sospensioni di cellule sonore, il secondo si apre con un uso percussivo della tastiera per poi immergersi in un tunnel introspettivo quasi sottovoce e chiudere con un breve nervoso groviglio ritmico lasciato vibrare, evaporare fino al silenzio. Altrettanto esaltante Nove Mantram 1-2-3-6 (2000) di Luporini squarci sonori dal taglio spirituale, figure musicali suscitate dall’attrazione per il teatro del compositore, che si muovono discrete in un raccontare mirabile.’
NOVEMBRE 2018
Lucca Musica intervista Ilaria Baldaccini, a cura di Francesco Cipriano
‘La conoscenza della Storia, il mettersi in relazione con essa – con senso critico e studio rigoroso -, è un aspetto da cui ogni interprete non può prescindere. La Storia da cui proveniamo, la coscienza che tutto quello che oggi facciamo rappresenta una naturale continuità con la musica del passato permette di interpretare meglio la musica d’oggi – di cui mi sto occupando sempre più regolarmente – nutre il pensiero creativo dell’interprete, lo libera-stimola-rinnova, permette di sperimentare-indagare-scoprire nuove possibilità espressive, in ogni tipo di attività musicale, didattica, compositiva e, come nel mio caso, concertistica.’
OTTOBRE 2018
Feeria n. 52, pubblicazione dei due saggi di presentazione del disco ‘Monsieur Satie Capolavori’
‘Il viaggio del silenzio, Eric Satie nell’interpretazione di Ilaria Baldaccini.’
30 LUGLIO 2018
La Repubblica, recensione del disco ‘Monsieur Satie Capolavori’ di Gregorio Moppi
‘Tanti piccoli monili, ma in tutti – tranne che nel grazioso valzer, frutto di frivolezza Belle Époque – si rifrange un prototipo unico con impercettibili sfumature. Stessa sonorità. Stesso passo placido e ondulatorio. Stesso sortilegio atmosferico che ha la consistenza di un miraggio.’
6 LUGLIO 2018
Alfadisco, recensione del disco ‘Monsieur Satie Capolavori’ di Paolo Carradori
‘Questa incisione della Baldaccini su Gnossienne e Gymnopedie rifugge il rischio modaiolo di un Satie “facile”, prova a scavare nel compositore francese attraverso un’analisi interiore, ne esalta e dilata i silenzi come spazi depurativi, gli intimismi come problematiche esistenziali, la purezza del suono ripulito da tentazioni virtuosistiche come spazio pensante.’
26 APRILE 2018
Radio Svizzera Italiana, ‘La Recensione’, presentazione del disco ‘Monsieur Satie Capolavori’. In studio Anna Menichetti
‘Un bel disco di una giovane pianista molto interessante, di grande talento, di grande entusiasmo, di grande bravura. Satie si può fare in tanti modi. Ilaria Baldaccini ha saputo interpretare le Gnossiennes e le Gymnopedies, che sono tra le cose anche più celebri di Satie, più suonate, più eseguite, con grande rispetto per quello che era la linea, lo stile, il pensiero, la poetica di Satie, che era molto anomala, molto irrispettosa, ma allo stesso tempo di grandissima eleganza e delicatezza.
È molto bella questa visione che ne dà Ilaria Baldaccini, ritmicamente se vuoi un po’ sospirata, giocata sull’attesa, con questo effetto, tra virgolette, di silenzio – non silenzio, che è molto specifico della scrittura di Satie.
Una lettura molto matura e sensibile, azzeccata sotto il profilo della ricerca timbrica e spirituale di queste composizioni.’ Satie aveva intuito la potenza del suono estatico, il giocare sull’ambiguità del suono. Una enigmaticità che Ilaria Baldaccini sottolinea molto bene nel suo modo di esprimersi e di esprimere questi suoni, perché regala colori tersi ma sottili, ambigui, complessi nella loro articolata semplicità.’
17 APRILE 2018
Il giornale della musica, recensione del disco ‘Intorno a Firenze nel secondo ‘900’ di Paolo Carradori
‘Una scelta coraggiosa, in netta controtendenza, che regala sorprese e svela pagine pianistiche di grande interesse, dove emerge la ricchezza della ricerca di quegli anni decisivi dove la musica si interrogava su nuovi percorsi. La Baldaccini dimostra di trovarsi a proprio agio con repertori alquanto complessi. I diversi ambienti sonori, i fortissimi, i quasi silenzi, vengono affrontati con profondità, in una introspezione che ne rileva sfumature, radicalità e poetiche.’
9 APRILE 2018
La Repubblica, recensione del disco ‘Intorno a Firenze nel secondo ‘900’ di Gregorio Moppi
‘Coraggiosa la pianista pistoiese Ilaria Baldaccini, che crede nella ricerca, nella cultura. E nel suo disco non corteggia gli ascoltatori con il già sentito, me ne asseconda curiosità e intelligenza proponendo ciò in cui crede. Il suo cd va salutato come una delle registrazioni più interessanti degli ultimi tempi.’
15 FEBBRAIO 2018
Radio Classica, intervista/presentazione del disco ‘Intorno a Firenze nel secondo ‘900’
‘Una lettura pianistica elegante e non soggetta a indirizzi di tendenza, ispirata da un forte senso poetico’
9 FEBBRAIO 2018
IMD Radio, Speciale Claudio Josè Boncompagni
Interventi di Ilaria Baldaccini, Renzo Cresti, Flora Gagliardi
1 FEBBRAIO 2018
RAI Radio 3, ‘Primo movimento’, presentazione del disco ‘Monsieur Satie Capolavori’
‘Le Gnossiennes sono eseguite lentissime, con pochissimi cambiamenti di colore, quasi una sorta di lago ghiacciato che ci trascina dentro di sé. Sospese dal punto di vista temporale, quasi fosse un rito.’
18 GENNAIO 2018
IMD Radio intervista Ilaria Baldaccini sul disco ‘Monsieur Satie Capolavori’
‘La mia idea è stata quella di uniformare il tempo, di pensarlo molto regolare, più lento di come si sente di solito fare, trattando il basso come un ostinato.
Renzo Cresti nella presentazione al disco scrive, riferendosi alle Gnossiennes e indirettamente alle Gymnopedies, che esse non si basano su un tempo vettoriale ma su una concezione del tempo interiore, il tempo della memoria, dei sogni e delle fantasie, un tempo diverso da quello dell’orologio, come insegna Bergson, un tempo librato come quello della preghiera, e sposta l’interesse dal tecnicismo creativo alla capacità spirituale di chiamare a sé i suoni, quindi il tempo si spazializza, diventa spazio interiore accogliente.
Ecco, io partendo da questa concezione del tempo e pensando al riferimento nei titoli a un tipo di danza processionale greca, ho costruito la mia interpretazione, percependo queste opere come evocazione di un mondo antico e interiore, e forse sarebbe meglio dire ‘rivisitazione interiore di un mondo antico’ da parte di Satie, che le rendono un unicum nella storia della musica, un qualcosa di ‘altro’ che va oltre ogni tempo.’
DICEMBRE 2017
Recensione del disco ‘Intorno a Firenze nel secondo ‘900’ di Arduino Gottardo per la rivista REALITY
‘Le composizioni presentate dalla giovane e brava pianista Ilaria Baldaccini, pur nella loro complessità, sono affrontate sempre con una estrema consapevolezza delle intenzioni degli autori e con una tecnica esecutiva, interpretativa ed espressiva che ha abbracciato come ‘atto d’amore’ proprio gli autori proposti attraverso le loro composizioni.
Il suono della Baldaccini si manifesta così intenso e comunicativo, sempre frutto di uno scavo interiore, con una sua interna tensione, una sua pulsazione che viene riportata alla superficie e all’ascolto con prospettive nuove e timbricamente interessanti.’
30 OTTOBRE 2017
IMD Radio intervista Ilaria Baldaccini sul disco ‘Intorno a Firenze nel secondo ‘900’
‘Vi è sicuramente una certa omogeneità tra i brani del CD, perché gli autori sono accumunati da una profonda ricerca sul suono, sull’espressività del suono e delle sue risonanze e vibrazioni. È musica che nasce e vive sul silenzio, su suoni anche soltanto evocati, che vanno seguiti fino alla loro risoluzione o dissolvenza, ed è questo l’aspetto che mi ha fatto innamorare di questo repertorio. Si discosta un po’ da questa poetica la ‘Sonatina profana’ di Prosperi.’